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L’obiettivo che quotidianamente ci poniamo è la salute orale dei bambini che frequentano il nostro studio.
Abbiamo pensato di riassumere i concetti che da anni guidano il nostro operato allo scopo di diffondere quanto più possibile la cultura della “prevenzione”.
Non dimentichiamo, infatti, che i dentini dei nostri bambini nascono sani (salvo rarissime eccezioni legate ad importanti malattie genetiche): è nostra precisa responsabilità mantenerli tali!
Quante volte ci siamo sentiti chiedere qual è l’età giusta per portare il bambino dal dentista la prima volta?
Tentenniamo nella risposta perché… forse vorremmo già parlare di prevenzione quando il piccolo è ancora nella pancia della mamma!
Ma, per essere realisti, consigliamo un primo controllo al termine della dentizione ovvero fra i 2 e i 3 anni (a meno che i genitori non abbiano intercettato problemi particolari).
Si tratta di una visita-colloquio grazie alla quale è possibile non solo intercettare precocemente problematiche di facile risoluzione, ma anche gettare le basi per un rapporto amichevole sul quale basare i futuri eventuali interventi.
Spesso è un momento formativo per i genitori ai quali vengono forniti pochi, ma efficaci, mezzi per una corretta gestione domiciliare dell’igiene orale ed alimentare.
Per il bambino sarà più semplice, infatti, affrontare la seduta dal dentista se ha già avuto modo di conoscerci in situazioni non operative.
Successivamente è utile rivedere il bambino ogni 6 mesi per seguirne la crescita, la permuta dei denti da latte e l’insorgenza di eventuali lesioni cariose.
Laddove dovesse non essere sufficiente la prevenzione sarà infatti fondamentale la diagnosi precoce!
Semestralmente consigliamo ai bambini “più grandi” (dai 6 anni in poi) di sottoporsi ad una seduta di igiene orale associata all’applicazione topica di fluoro in gel o vernice, naturalmente con modalità strumentali adatte alla giovane età dei pazienti.
Una corretta igiene orale domiciliare prevede lo spazzolamento dei denti almeno 2 volte al giorno secondo il seguente schema:
> 6 mesi – 1 anno: strofinare una garza sulle gengive e sui denti da latte erotti.
> 1 - 4 anni: utilizzo dello spazzolino, associato a dentifricio specifico solo se il bambino è già in grado di sciacquare efficacemente la bocca (cosa rara!). Lo spazzolino più adatto è quello a setole morbide e di dimensioni proporzionate ai denti del bambino, è importante sostituirlo appena le setole appaiono piegate e rovinate.
> Dopo i 4 anni: igiene svolta dal bambino con spazzolino e dentifricio, la supervisione di un genitore è tuttavia ancora fondamentale (si lavora in tandem…).
> Dopo i 6 anni: si promuove una certa autonomia sebbene continui ad essere ancora indispensabile la supervisione genitore almeno una volta al giorno.
L’educazione alimentare è una tappa fondamentale ai fini della salute orale e generale del bambino.
È bene ricordare che l’assunzione frequente di cibi e bevande zuccherate, soprattutto fra un pasto e l’altro, è un’abitudine molto negativa in quanto determina l’abbassamento del pH del cavo orale (ossia la saliva risulta più acida). Tale abbassamento rappresenta una condizione favorevole per la colonizzazione batterica, in particolare da parte dello Streptococco Mutans che è il microrganismo maggiormente coinvolto nell’insorgenza della carie.
Analogamente è necessario fin dalla più tenera età non abituare il bambino all’introduzione di bevande zuccherate con il biberon (acqua e zucchero, succhi di frutta, tisane solubili, etc.) soprattutto se questo viene concesso nelle ore serali e notturne quale ausilio per l’addormentamento.
L’assunzione notturna di zuccheri è infatti molto dannosa poiché nel sonno si riduce il flusso salivare e si facilita l’insorgenza di un quadro particolarmente grave di distruzione precoce dei denti da latte conosciuto come “Sindrome da Biberon”.
La regolare assunzione di fluoro sotto forma di pastigliette o gocce è un validissimo supporto nella formazione di uno smalto resistente.
Naturalmente la somministrazione, perché sia massimamente efficace, deve essere costante e continuativa e di dosaggio appropriato all’età.
Le controversie sorte negli ultimi anni in materia di fluoroprofilassi si risolvono facilmente conoscendo a fondo i meccanismi d’azione di questo elemento.
Pertanto al fine di evitare rischi di sovradosaggio (fluorosi) sarà sufficiente personalizzare la somministrazione tenendo conto dell’età del paziente, del rischio di eccessiva ingestione (i bambini non ancora in grado di sciacquare efficacemente la bocca devono utilizzare paste dentrificie a basso o nullo contenuto di fluoro), del contenuto di fluoro delle acque potabili, delle eventuali potenziali fonti aggiuntive di fluoro e dell’individuale rischio d’insorgenza della carie. Quest’ultimo punto è verificabile con affidabilità e precisione grazie alla possibilità di eseguire in studio un test salivare in grado di rilevare concentrazioni batteriche, livello di acidità ed entità del flusso salivare.
Sarà nostro compito, quindi, indicarvi tempi e modalità di somministrazione in base alle peculiari caratteristiche del singolo bambino.
A partire dall’epoca di eruzione dei primi denti permanenti (circa 6 anni) è consigliabile avvicinare il bambino ad un programma di prevenzione più approfondito.
Ai periodici controlli sarà utile associare la seduta di igiene orale professionale con contestuale applicazione topica di fluoro (verniciatura o gel) degli elementi dentali.
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